TWO STAGES INTERNATIONAL COMPETITION FOR THE REDESIGN OF PIAZZA BARCHE-XXVII OTTOBRE IN MESTRE_first prize
urban design | square | redesign | city centre | market | landscape | open spaces | infrastructure
Mestre_Venezia
2005
with N. Feriotti, M. Lorenzon, N. Pagnano, F. Toppazzini, Politecnica soc. coop., studio Silva srl, T-service
The axis piazza Barche-via Poerio-riviera XX Settembre cuts the city. This axis origins from the filling in of Canal Salso and from the covering of Rio delle Muneghe and it is now cahotic and fragmented. Piazza Barche is a motorway intersection and a barrier inside the city core. Historically here there was Canal Salso and its head, a kind of gate between the lagoon and the mainland. The axis is also an element of the geography of the place, marked by Marzenego river and its canals, that draw a line east-west oriented. This can be the structure for the design of a city without form. The re-opening of Rio delle Muneghe, the design of final sector of Canal Salso, the project of Piazza Barche as a space for market and open air life. The project interpretates the historical signs erased by the time and reinterprets them. A lightly depressed space for piazza XXVII Ottobre, the unitary shape of long space of piazza Barche, the fountains along the extension of the square: all these evoke the canal. To put together in piazza Barche the weekly market and the evryday market means re-discovering the role of the square as a place of trade. To put the marked inside a bulding, a bridge between piazza Barche and piazza XXVII Ottobre means to emphasize the ihistorical role of the place, to evoke Rialto bridge and to refer to the tradition of big covered markets.
RELAZIONI E SEGNI
L’asse piazza Barche-via Poerio-riviera XX Settembre costituisce una fascia che taglia trasversalmente in senso est-ovest il centro città. Questa fascia, originata dall’interramento del Canal Salso e dalla copertura di rio delle Muneghe, sebbene rappresenti uno dei luoghi cruciali per il disegno urbano del centro di Mestre, è oggi frammentaria e caotica. L'asta piazza Barche-piazza XXVII Ottobre è di fatto un grande svincolo automobilistico, un ambito escluso all’uso pedonale, che costituisce una forte barriera all'interno del centro città. Storicamente l'area della piazza era occupata dal Canal Salso e dal suo teminale, una sorta di “porta” tra terra-acqua, un attestamento della laguna proprio nel cuore di Mestre. Assieme al Castello e a piazza Ferretto l'insediamento sulla testata del Canal Salso costituiva uno dei capisaldi della Mestre storica.
L’ambito di piazza XXVII Ottobre - piazza Barche non è quindi soltanto uno spazio pubblico irrisolto e mal utilizzato di Mestre da ridisegnare, ma anche un potenziale segno geografico, un elemento nodale del sistema territoriale disegnato dal fiume Marzenego, dai suoi canali e dal loro sbocco in laguna. Questi tracciano una direttrice orientata in senso est-ovest, peculiare della città di Mestre, rispetto alla quale il centro città assume un ruolo di cerniera, e che può diventare il segno a partire dal quale ridisegnare la morfologia di una città attualmente priva di forma, entro cui risulta difficile orientarsi.
Le proposte di ridefinizione dell’assetto del “contesto urbano di piazza Barche e via Poerio”, propongono un nuovo paesaggio urbano che, partendo dal recupero degli ambiti di relazione andati via via perduti negli ultimi decenni, possa dare impulso alla ridefinizione di questo spazio. Ciò non può avvenire senza tentare di recuperare gli elementi, ora perduti, che da sempre hanno caratterizzato l’area: il paesaggio delle acque salmastre della Laguna, che con il Canal Salso arrivavano nel cuore di Mestre, il paesaggio dei canali d’acqua dolce che lo attraversano, i paesaggi delle piazze e degli spazi aperti. In tal senso sono delineati la riapertura del rio delle Muneghe in corrispondenza di via Poerio, il progetto di risistemazione del tratto finale del Canal Salso, in stretta connessione con l’area di Altobello; la progettazione di piazza Barche, sia quale cerniera tra lo stesso Salso ed il Marzenego (ed il centro cittadino), sia quale nuovo luogo dei mercati e della vita all’aperto della città. A questo “recupero” si sovrappongono elementi di relazione nuovi (la stazione tramviaria, l’edificio del mercato coperto, i piccoli edifici sul canale, la nuova piazza Barche) capaci però di legarsi alla matrice “storica” del paesaggio urbano di Mestre.
I segni storici sono presenze latenti nel territorio di terraferma, cancellate dallo sviluppo urbano caotico della città di Mestre che l’ha progressivamente allontanata da Venezia.Il progetto trae spunto da questi segni storici cancellati trattandoli come vere e proprie risorse del territorio.
Disegnare uno spazio urbano leggermente incassato in piazza XXVII Ottobre, rafforzare la forma unitaria dello spazio allungato di piazza Barche e prevedere un sistema di fontane lungo la sua estensione che riporta artificialmente l’acqua significa evocare la presenza del canal Salso.
Spostare la linea del tram di collegamento con Venezia lungo via Forte Marghera, concentrare il mercato quotidiano e settimanale in piazza Barche significa recuperare il ruolo storico di piazza Barche come luogo di scambi commerciali tra Venezia e terraferma.
Collocare il mercato quotidiano in un vero e proprio edificio, che fa da ponte tra lo spazio urbano di piazza XXVII Ottobre e piazza Barche significa enfatizzare questo ruolo storico dell’area, evocare il sistema del mercato di Rialto e riferirsi alla tradizione dei grandi mercati urbani coperti intesi come edifici pubblici e progettati come architetture della città.
Riaprire il Rio delle Muneghe e la disegnare un giardino d’acqua lungo il Marzenego, nell’area attualmente occupata dal mercato quotidiano, consente di recuperare la continuità di uno dei segni naturali che hanno strutturato il territorio e di marcare chiaramente il nucleo storico di piazza Ferretto.
Disegnare delle trame figurative per le superfici pavimentate che hanno come riferimento i mosaici bizantini e degli elementi strutturali del mercato che ricordano il trattamento traforato di alcune facciate dei palazzi veneziane, significa segnare l’appartenenza ad un ambito culturale.
Il progetto è costruito intorno all’idea che piazza Barche, come tratto di un sistema insediativo legato al rapporto tra laguna e terraferma, deve essere uno spazio urbano orientato e aperto verso l’ambito territoriale specifico a cui appartiene.
IL PROGETTO
Il ridisegno dell’asta piazza Barche-piazza XXVI Ottobre tiene conto della sua divisione in due ambiti: uno più urbano, nella parte a ridosso del centro, ed un altro, più ampio, destinato al mercato bisettimanale.
Il primo riguarda la riqualificazione di piazza XXVII Ottobre e la realizzazione dell’edificio del mercato coperto previsto nell’area attualmente interessata dalla viabilità. Si tratta di una sorta di edificio-ponte modellato per connettere i diversi spazi sia in senso longitudinale che trasversale. Il volume in parte è scavato per consentire il passaggio della viabilità principale e gli accessi alle aree di servizio del mercato, in parte è sagomato per ricavare una serie di sale polifunzionali e uno spazio gradonato all’aperto che connette la quota della copertura con piazza Barche.
Piazza Barche viene trasformata in uno spazio pedonale continuo sino alla testata del Canal Salso e connesso a piazza XXVII Ottobre dal volume dell’edificio-ponte precedentemente descritto. Lo spazio è caratterizzato dal disegno della pavimentazione e da un articolato sistema di fontane e di vegetazione sviluppato in senso longitudinale. La scelta dei materiali e la disposizione degli elementi consentono lo svolgimento del mercato settimanale.
Le rive del Canal Salso, vengono riqualificate e rese percorribili in modo da collegare pedonalmente piazza Barche alla zona attrezzata di via Torino e al parco di S. Giuliano. Una darsena nel Parco Altobello renderà nuovamente possibile il collegamento via acqua, con mezzi pubblici - piccoli vaporetti - tra Venezia e Mestre. La sistemazione della Piazza Barche e il percorso ciclo pedonale di collegamento con la stazione ferroviaria, previsto nel progetto di recupero per l’area di Altobello, trasforma questo luogo in una delle possibili porte della parco della laguna. Questo diventa il punto d’accesso alla laguna più prossimo alla città di Mestre, da dove partire per svolgere itinerari turistici in bicicletta o in barca.
Via Poerio viene trasformata in una strada a traffico limitato e la riapertura di Rio delle Muneghe. Il progetto prevede la trasformazione dell’area in una sorta di riviera con, da un lato, con un percorso pedonale alberato lungo il canale e, dall’altro, le corsie per la circolazione del tram e dei mezzi di servizio.
Piazza XXVII Ottobre, il Mercato coperto e la stazione intermodale
La scelta di collocare il mercato in un vero e proprio edificio riprende sì il modello dei mercati coperti ottocentesci ma è anche legato alla volontà di inserire, insieme alla stazione del tram e alle sale musica, un elemento attrattivo urbano forte.
La previsione di spostare il mercato quotidiano è stata colta come occasione per disegnare a dare un nuovo significato allo spazio di piazza XXVII Ottobre. Essa diventa un ambito urbano raccolto e misurato, delimitato dalla pensilina della nuova stazione dei mezzi di trasporto urbano e dalla grande halle del mercato coperto. La piazza leggermente incassata rievoca l’impronta del Canal Salso; la collocazione del mercato in questo luogo riprende la vocazione storica dell’area come luogo commerciale di scambio. La pavimentazione della piazza è pensata come una sorta di grande mosaico in cemento e vetro, che continua anche dentro l’edificio del mercato.
Il mercato quotidiano è collocato in un unico grande manufatto, molto permeabile dall’esterno e definito solamente dalla grande copertura praticabile, uno spazio pubblico in quota che pone in continuità piazza XXVII Ottobre e piazza Barche, diventando una sorta di ponte abitato, secondo il modello del ponte di Rialto.
Il volume è modellato per definire verso piazza XXVII Ottobre un fronte urbano che di giorno da accesso al mercato e di sera fa da fondale allo spazio.
Lo stesso volume verso piazza Barche si abbassa progressivamente con una gradonata, al di sotto della quale sono stati ricavati degli spazi polifunzionali, legati ad attività di svago e spettacolo. Un sistema di rampe e di scale consente la continuità dell’attraversamento pedonale longitudinale e trasversale dalla piazza XXVII Ottobre sino a piazza Barche, in quota rispetto alla viabilità.
Il collegamento viario tra Corso del Popolo e via Colombo passa sotto al ponte abitato attraverso un grande foro che lascia percepire la continuità urbana e che da accesso anche agli spazi di carico scarico del mercato. Il nodo viabilistico di fatto è uno spazio di relazione che organizza non solo la circolazione principale e quella di servizio, ma anche gli attraversamenti pedonali e gli accessi alla biglietteria e al foyer delle sale per spettacoli.
La struttura dell’edificio, una sequenza di portali costituiti da pilastri e travi reticolari a maglia irregolare e ad altezza variabile che consente di superare grandi luci senza appoggi intermedi, caratterizza sia lo spazio interno che il disegno dei prospetti longitudinali. Nello spessore di alcune travi sono stati ricavati degli spazi abitabili (bar e patii aperti verso l’alto) che appaiono come “appesi” alla copertura e affacciati verso lo spazio del mercato. Nella cavità dei pilastri di sostegno sono state posizionate tutte le risalite, che possono funzionare anche in maniera indipendente dall’apertura del mercato. Alcuni pilastri funzionano come dei grandi vasi aperti in alto che consentono la crescita di piante rampicanti che ricoprono la struttura reticolare, trasformandola in parete verde.
I portali definiscono un fronte completamente aperto verso piazza XXVII Ottobre, schermato di sera da una chiusura scorrevole realizzata in rete metallica morbida come una tenda che lascia filtrare la luce e intravedere la struttura del mercato.
I prospetti laterali sono caratterizzati dall’appoggio a terra dei grandi portali strutturali, che lasciano delle parti completamente aperte, trasformando il mercato, soprattutto nel lato sud, in una grande piazza coperta. I tamponamenti serali sono realizzati con pannelli metallici variamente traforati a creare un motivo decorativo trasparente che di sera si può illuminare.
Di notte il mercato diventa una scatola luminosa che arreda la piazza e le strade limitrofe.
Piazza Barche
Il disegno pavimentale della piazza, che si sussegue tra il Salso e il Marzenego verso il centro cittadino, è determinato da una serie di linee principali che si snodano ad enfatizzare lo sviluppo longitudinale dello spazio. Una trama secondaria è data da una serie di linee trasversali che evocano prospetticamente uno scavo, a memoria del preesistente canale.
L’intera piazza è disegnata in modo tale che la percezione sia quella di un segno longitudinale, senza elementi fisici che si dispongono trasversalmente. É uno spazio fluido non omogeneo, che interagisce con le percezioni sensoriali: il suono dell’acqua, i segni luminosi, l’odore delle essenze, lo sguardo ingannato dal gioco dei segni. Non è uno spazio statico, si lega agli spostamenti e risponde alle richieste di trasformabilità nell’uso senza perdere la sua connotazione. La disposizione delle bancarelle del mercato bisettimanale segue le linee della pavimentazione. Si inclinano e si adattano alle situazioni via via diverse che incontrano, per creare ambiti di dilatazione e compressione, di accoglienza e di immisione, di attesa e di spostamento. La disposizione delle bancarelle tiene conto sia degli elementi che caratterizzano lo spazio che delle relazioni contestuali.
Acqua, luce ed ombra sono gli elementi con i quali si è configurato uno spazio urbano mutevole che può variare durante il giorno, la sera e la settimana.
Una successione di spazi acquei misurano e ritmano l’attraversamento longitudinale della piazza.. La memoria dell’acqua del canale è evocata artificialmente con svariati dispositivi: superfici bagnate, muri d'acqua illuminati, labirinti, vaporizzatori, colonne d'acqua luminose.
La presenza dell’acqua modifica continuamente la percezione dello spazio: può apparire o sparire, allagare intere porzioni di piazza, formare delle ‘stanze d’acqua’ di altezza variabile, deviare il percorso, formare vasche, bagnare superfici che riflettono lo spazio. È un elemento lineare e scultoreo, sonoro e luminoso.
Un lieve strato d’acqua si costituisce durante i giorni in cui non c’è il mercato trasformando lo spazio in una piazza d’acqua. .
Un sistema di vegetazione rampicante sostenuto da una leggera struttura reticolare, poggiata su lievi pilastri metallici, costituisce, la “linea dell’ombra” della nuova piazza Barche, dove anche nelle più calde ore estive si potrà tranquillamente passeggiare e sostare, dalla quale il levare ed il calare del sole sarà proiettato sui tracciati della pavimentazione.
Via Poerio/Rio delle Muneghe
La parziale riapertura del Rio delle Muneghe lungo un tratto di via Poerio completerà l’intento di riportare, in modo significativo, l’acqua nel cuore di Mestre. Il nuovo Giardino sull’acqua progettato nell’area dove attualmente si svolge il mercato quotidiano, segna il luogo della confluenza tra il Marzenego e il rio delle Muneghe valorizzandone le rive.
Via Poerio, ridisegnata dalla presenza del tram e dalla riapertura del canale si trasforma in una vera e propria riviera. Nel lato verso il centro storico è stata ricavata una passeggiata pedonale alberata, nell’altro lato sono state ricavate le corsie per la circolazione del tram e dei mezzi pubblici. L’intera sezione della via è pensata per essere pavimentata con un’unica pavimentazione in pietra, che disegna lo spazio in maniera unitaria.
Canal Salso
La riqualificazione delle rive del Canal Salso - scavato dai Veneziani nel 1361 per consentire un migliore collegamento tra Venezia e la terraferma - avviene attraverso la definizione di percorsi ciclabili e pedonali verso il Parco di S. Giuliano e l’area di Altobello, la razionalizzazione degli ormeggi con il progetto di un pontile continuo, il parziale risezionamento della testata sulla piazza - che consentirà l’arrivo e l’attracco di house-boat.
La nuova testata del Canal Salso è posta in continuità con il disegno della pavimentazione di piazza Barche, al fine diminuire la percezione della separazione netta tra i due elementi. La parte di piazza immediatamente a ridosso del canale è leggermente ribassata e quando le fontane sono accese, si allaga, quasi fosse il prolungamento del canale. Un dispositivo costituito dalla chiusa e dalla passerella aerea fa percepire la superficie della piazza in continuità con il Canal Salso.