TWO STAGE COMPETITION FOR A PRIMARY SCHOOL IN CINTO CAOMAGGIORE_Second prize
#futura | #scuole innovative | school | sustaibility | learning space | flexibility | colours
Cinto Caomaggiore (Venezia)
2022
with arch. E. Ghedin, arch. C. Ridolfo
collaborators: A. Amadio
Il progetto si basa sulla reinterpretazione della forma degli spazi didattici e della loro articolazione spaziale, elaborata a partire dalle Linee Guida di Futura e si sviluppa a partire da questi punti:
scomposizione degli spazi della scuola in parti principali e loro ridefinizione in base ad una didattica rinnovata: spazi del gruppo-classe, spazi condivisi tra gruppi-classe, spazi collettivi;
ridisegno della forma e dell'offerta funzionale dell'aula, che diventa spazio di gruppo e che presenta estensioni all’aperto e verso gli spazi di relazione;
aggregazione degli spazi di gruppo attraverso l’interposizione di uno spazio condiviso;
autonomia formale e d’uso degli spazi collettivi, con possibilità di uso condiviso con la comunità;
importanza dello spazio di distribuzione, che diventa spazio fluido;
integrazione fra spazi della scuola e tra interno ed esterno;
importanza del disegno dello spazio esterno come spazio didattico e di relazione.
L’edificio è pensato come una piccola città, in cui si passa da spazi individuali ad ambiti di identità di gruppo a luoghi condivisi tra più gruppi-classe ad ambienti che accolgono tutta la scuola o aperti alla comunità.
La scuola è formata da un corpo esistente ad un piano, contenente mensa e spazio polifunzionale, e da un nuovo volume a due piani, in cui si collocano tutti gli altri spazi didattici, unificati da un atrio porticato. Il nuovo complesso assume una forma a “Z”, che articola lo spazio aperto in due ambiti: una corte di accesso e un giardino su cui si affaccia tutta la scuola. Un doppio portico, rivolto ad entrambi, è lo spazio accogliente che immette nell’atrio di snodo, dove possono svolgersi attività di vario genere: incontri, esposizioni, assemblee, ricreazione.
La forma e la relazione tra spazi sono ripensati con l’obiettivo di realizzare una scuola innovativa, che risponda agli attuali cambiamenti didattici. La forma ad arco e trapezoidale degli spazi di gruppo rompe l’assetto scatolare delle aule tradizionali e stimola anche attività diverse dalle lezioni frontali (lavori di gruppo, presentazioni, discussioni, attività creative, ecc.). Spazi di gruppo adiacenti condividono una parete attrezzata. A piano terra si aprono su un giardino privato, al primo piano su uno spazio terrazzato, per attività didattiche all’aperto.
Nel concept del progetto ogni spazio di gruppo, grazie alla flessibilità con cui è pensato, può diventare anche spazio di esplorazione. Due di questi, posti all’estremità dell’edificio a piano terra, possono essere unificati, tramite pareti mobili, in un unico spazio polifunzionale, la cui collocazione è stata scelta in modo da garantire un accesso indipendente. Gli spazi condivisi sono ambiti intermedi cui fanno riferimento coppie di aule per attività di accoglienza, inclusione, di didattica individualizzata, per piccoli gruppi, ecc., attrezzati con arredi informali. Gli spazi di relazione e il connettivosono unificati e formano uno spazio fluido continuo ed interpretabile, lungo cui si incontrano nicchie individuali, la “biblioteca diffusa”, postazioni personali; sono “estensioni delle aule”, cui si collegano visivamente. Le nicchie poste a piano terra si orientano anche verso il giardino e contengono sedute, una fontana, piani d’appoggio per il gioco e per attività laboratoriali all’aperto. Spazio fluido per eccellenza è l’atrio-agorà, spazio di relazione dell’intera comunità scolastica`